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Simona Ruggeri

Dichiarazione dell’artista

Il mio percorso artistico è stato singolare, prima di approdare all’Accademia di Belle Arti di Bologna ho frequentato scuole che non prevedevano una formazione artistica, per questo ho avuto modo di procedere in autonomia e di crearmi una costellazione di valori, miti e forme seguendo solo le necessità del disegno e del colore, secondo un criterio di precisione del tratto e trasparenza delle tonalità.
Fino a pochi anni fa ho creato immagini prive di ogni accenno di tridimensionalità perché la realtà per me era piatta come la Flatlandia di Edwin A. Abbott; questo è un riferimento a posteriori avendo scoperto il libro solo da adulta, ma ho sempre avuto l’impressione che la vera essenza della realtà fosse priva della terza dimensione, come se il mondo fosse disegnato su un foglio di carta da lucido.
In seguito la mia visione è cambiata, la profondità ha acquisito un ruolo e il mio modo di disegnare e dipingere sta subendo una metamorfosi.
Questo spostamento di punto di vista non lo considero una evoluzione o una rivoluzione, mi sembra piuttosto di avere cambiato posizione: prima vedevo di fronte, adesso mi sono spostata un po’ di lato e vedo gli angoli delle cose.
Non lo ritengo un miglioramento nè un peggioramento, il mio modo di rappresentare si sta modificando con l’aggiunta di sfumature, ombre e dettagli ma non intendo questa mutazione in senso lineare. Le creature del mondo piatto condividono l’esistenza e la consistenza delle creature del mondo non-piatto, ognuna di esse ha la sua storia e non c’è nessuna frattura ma uno spostamento fluido e non irreversibile da una raffigurazione all’altra.
Il processo del cambiamento mi permette di esplorare un linguaggio che prevede l’introduzione degli strumenti dell’arte classica: sfumato, prospettiva, ombreggiatura, anatomia…
La necessità di apprendere e comprendere tutti questi doni che i grandi Maestri del Rinascimento ci hanno lasciato è una costante fonte di scoperte da studiare e praticare, con l’intento di comunicare al meglio la poetica degli ecosistemi che rappresento.
Sono sempre stata legata alle tematiche del sogno e di ciò che viene definito fantastico ma che io  considero reale.
Penso ai miei dipinti come ritratti di esseri concreti che abitano territori adiacenti al nostro quotidiano compartendo con noi gli spazi e i tempi, anche se non sempre in modo evidente.
Questa idea che mi accompagna da sempre deriva anche dalla mia esperienza di sogni notturni vividi e dettagliati che si svolgono in narrazioni lunghe, ricche di eventi, dei quali riesco anche dopo anni a rievocare la luce, le atmosfere e le sensazioni.
I sogni fanno parte della esistenza di ciascuno di noi, sono l’avventura più comune in una realtà alternativa che possiamo visitare, un mondo a parte e tuttavia integrato in quello della veglia.
Come i sogni, ci sono altri mondi relazionati a quello reale che hanno sempre accompagnato l’umanità e hanno lasciato tracce nell’arte, nelle leggende, nel folklore, a partire dal Physiologus e dagli altri bestiari medievali fino ai moderni criptidi, per non parlare delle entità classiche che convivono con noi da sempre, come i fantasmi e tutte le altre creature timide ed elusive che sfuggono dalla ricerca scientifica ma che posseggono una loro concretezza.
Mi interessa esplorare questi ambienti e ritrarne gli abitanti senza immaginarli come parte di universi fiabeschi perfetti e ideali ma rappresentandoli nella loro strana realtà, con tutti i conflitti, le contraddizioni e soprattutto il mistero e i margini sfumati che li rendono così affascinanti ai miei occhi.

 

Curriculum

Simona Ruggeri è nata a Modena. Dopo avere frequentato il liceo classico si è formata artisticamente all'Accademia di Belle Arti di Bologna nella cattedra di pittura del professore Concetto Pozzati.
Le sue origini artistiche affondano inizialmente le proprie radici nel fantastico e nella tradizione rinascimentale.
In questo primo periodo rinascimental-futurista alieno nascono opere come Doppio Ritratto, Northern Light, Red Knight, SeaShell, dove in parte, oltre a riferimenti compositivi, sono utilizzati per l' esecuzione pittorica tecniche e materiali  tipici del Rinascimento.
Successivamente il suo lavoro procede sviluppando legami con l'Oriente, in particolare con il pensiero buddhista e shintoista.
Nascono così progetti come Phoenix's Ring e White Mandala Project.

"Non è sentimento e non è pensiero razionale, l'immagine di un'altra dimensione nell'istante della percezione riflette il nostro reale."

"Su questo concetto nasce il White Mandala Project, un percorso che ha origine negli anni Novanta e si sviluppa attorno al simbolo della spirale, la cui presenza costante in tutte le epoche testimonia il suo potere di rendere possibile la comunicazione tra differenti piani dimensionali.
Il progetto prevede la realizzazione di 9 lavori eseguiti con colori acrilici su pannelli di multistrato."

Dal 1994 al 2005 è stata condirettore della galleria Studio Eraarte collaborando, tra gli altri, con artisti come: Marianne Eigenheer, Andreas Gehr, Roberta Fanti, Simone Zaugg, Matthias Aeberli, Leone Monteduro, Adriano Nardi, Marc Siegrist, ecc.
Dal 1996 al 2004 ha collaborato alle opere di restauro della torre medievale nell'antico borgo di Cereglio.
In novembre 2006 si è trasferita nell'isola di Tenerife.

Nel mese di ottobre 2016 assieme a Felix Dario Ruggeri, riapre lo studio erAArte nel centro storico di Bologna nella piccola piazzetta di via Santa Margherita.

Nel 2020 lo studio erAArte  si trasferisce e riapre come studio privato nel centro storico di Bologna in via Nazario Sauro 7/a – Italy.

Maggio 2020, in questa nuova sede Simona Ruggeri e Felix Dario Ruggeri avviano il progetto-percorso di _arte da non guardare_

 

Solo exhibitions:

studio erAArte – 03/02/2024 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – 5EXHIBITIONS – Maiden with Black Cat & PAL 432 new entry

studio erAArte – 03/02/2024 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – 5EXHIBITIONS – RaccontiMiniati

Micro Gallery Space One – 03/02/2024 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – 5EXHIBITIONS – Shrimpcat, Dama & Friends

Micro Gallery Space Two – 03/02/2024 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – 5EXHIBITIONS – _ADNG_ (evolution)

studio erAArte – 04/02/2023 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – Dama con Shrimpcat e altri PAL 432

Micro Gallery Space Two – 04/02/2023 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – _ADNG_ NEWS INSTALLATION

studio erAArte + Micro Gallery Space Two – 21/07/2022 – _arte da non guardare_

studio erAArte – 14/05/2022 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – "PAL 432"

Micro Gallery Space Two – 02/04/2022 – "Preview PAL 432"

Micro Gallery Space One – 10/12/2021 – Contrasts

Galleria studio erAArte – 27/04/2017 – Esposizione delle illustrazioni del libro Cuentos delgados (seconda parte)

Galleria studio erAArte – 28/01/2017 – Inserita nella programmazione Art City White Night promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere – Presentazione del libro Cuentos delgados e esposizione delle illustrazioni (prima parte)

Galleria studio erAArte – 2004 – White Mandala Project

Galleria studio erAArte – 1994 – Musicanti

Galleria studio erAArte – 1994 – Biestetica (Felix Dario Ruggeri e Simona Ruggeri)


Group Exhibitions:

Sala Espositiva Quartiere Santo Stefano (Bologna) – 11 Settembre 2011: 10 anni dopo – 2011

Galeria Café Moskau (Berlin) – 2006

Spazio Assab One (Milano) – 2005

Galleria studio erAArte – Collettiva 2 – 1995

Galleria studio erAArte – Collettiva 1 – 1994


Webmagazine :

Magazine Twohundredby200 (UK) n.26
Issue26.pdf